La scuola nasce per trasmettere una tradizione, una cultura e ovviamente per consentire a chi apprende, di vivere in un ambiente adatto a tale scopo.
Il fulcro della trasmissione è la persona dell’insegnante che per la particolarissima modalità con cui l’essere umano apprende è al contempo educatore e insegnante. Insegnante di linguaggi ma anche di significati più ampi di ciò che insegna.
(Da Libertà di Educazione, 30 Maggio 2006)
Attraverso il gioco il bambino esprime sé e conosce ciò che lo circonda.
Nel gioco il bambino “getta ponti” per conoscere la realtà, compie una vera esperienza, sviluppa tutte le potenzialità conoscitive e impara a vivere.
Mani per conoscere, per creare, per comunicare… Le nostre mani in azione, lasciano impronte e tracce.
“ALLE MANI PIACE LAVORARE E LA MENTE È NELLE MANI”
(Hillman)
Sguardi, gesti, parole… Gioco, mi muovo, mi confronto con gli altri… IMPARO!
Alla scoperta dei numeri dello spazio, della logica. Attraverso il gioco il bambino sperimenta, organizza, scopre, impara, formula ipotesi, conta, ordina e si orienta.
L’educazione al gesto grafico, affinare la motricità fine, favorire l’autonomia per giungere ai prerequisiti della scrittura.